Istanza d’Arengo: più di 1.000 firme raccolte!
Nella mattinata di oggi, domenica 4 aprile 2021, UDS ha presentato alle LL EE Capitani Reggenti l’Istanza d’Arengo per l’eliminazione della monofase sui prodotti di protezione per l’igiene femminile.
Ecco l’Istanza sottoscritta da oltre 1.000 cittadine e cittadine in 6 giorni:
Nel 2006 la direttiva n. 112 dell’Unione Europea ha autorizzato gli stati membri ad applicare aliquote ridotte sui prodotti di protezione per l’igiene femminile fino ad un minimo del 5%, la cosiddetta “Tampon Tax”.
Negli ultimi anni molti paesi europei hanno deciso di abbassare l’Iva sui prodotti igienico-sanitari femminili; hanno un’imposta tra il 5% e il 7% Cipro, Olanda, Portogallo, Belgio e Francia; tra l’8% e il 10% Polonia, Estonia, Slovenia, Slovacchia, Austria e Spagna. Altri paesi hanno aliquote “medie” tra il 13% e il 17% come Lussemburgo e Grecia. Attualmente la Repubblica di San Marino applica su questi prodotti una monofase del 17%. Altri paesi dell’UE non hanno modificato l’Iva e hanno aliquote tra il 19% e il 21% come Romania, Bulgaria, Lituania, Lettonia e Repubblica Ceca.
Le imposte più alte sono rappresentate dal 22% in Italia, dal 23% in Finlandia, Svezia, Croazia e Danimarca e dal 27% in Ungheria.
L’Irlanda fu l’unico paese a non rientrare nell’aliquota minima del 5% (“Tampon Tax”) perché aveva deciso, prima dell’entrata in vigore della direttiva europea, di detassare completamente tutti i prodotti per l’igiene femminile.
Nel 2000 il Regno Unito aveva ridotto l’Iva sui prodotti per l’igiene femminile dal 20% al 5% e, solo grazie alla Brexit, è riuscito nel 2021 a portare l’aliquota allo 0%, come l’Irlanda.
Nel 2020 la Germania ha ridotto l’Iva dal 19% al 7% e, nello stesso anno, la Scozia è diventata il primo paese al mondo ad approvare una legislazione che rende i prodotti per il ciclo femminile totalmente gratuiti. Ha iniziato con la distribuzione gratuita di assorbenti e tamponi alle ragazze nelle scuole e nelle università, per combattere la cosiddetta “period poverty”, l’impossibilità economica delle studentesse di acquistare i necessari prodotti igienico-sanitari per il ciclo.
I prodotti per l’igiene femminile non sono un lusso, ma beni di prima necessità. In particolare, durante il ciclo (4-5 giorni al mese), le donne hanno costi inevitabili che, oggi più che mai, pesano non solo sulle loro finanze, ma spesso anche sul bilancio di tutta la famiglia.
È stato calcolato che, solo in prodotti igienico-sanitari di protezione, le donne spendano minimo 2.500 euro in una vita. Tuttavia, i costi legati al ciclo non si limitano agli assorbenti; bisogna aggiungere anche detergenti e creme, slip, salviette, farmaci analgesici ecc. che possono portare la spesa ad oltre 8.000 euro in una vita.
Se in una famiglia ci sono due o più donne, i costi possono avere un enorme impatto sul bilancio familiare, soprattutto in questo periodo di crisi economica e disoccupazione.
Per questi motivi le proponenti ed i proponenti di questa Istanza d’Arengo chiedono che la monofase del 17% su tutti i prodotti di protezione igienico-sanitari femminili – assorbenti e tamponi, interni ed esterni, di qualsiasi tipologia e marca e le coppette mestruali – sia eliminata.
Pensiamo che possa essere l’occasione per posizionare la Repubblica di San Marino tra le nazioni più all’avanguardia e virtuose su questo tema.
Unione Donne Sammarinesi
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