Aborto a San Marino: cronistoria di un diritto negato
ITALIA, 22 MAGGIO 1978 la legge n. 194 consente alla donna, nei casi previsti dalla normativa, di ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza nei primi 90 giorni di gestazione; tra il quarto e quinto mese è possibile ricorrere all’IVG solo per motivi di natura terapeutica.
ITALIA, 17 MAGGIO 1981 il Referendum per l’abrogazione della legge 194 vede una vittoria schiacciante dei NO con l’88,42% dei voti.
SAN MARINO, 25 LUGLIO 1982 mentre in Italia le donne conquistano in modo pieno e definitivo il diritto all’autodeterminazione in campo riproduttivo, le donne sammarinesi incassano l’amaro risultato del Referendum che nega loro il diritto al mantenimento della cittadinanza in caso di matrimonio con cittadino straniero.
SAN MARINO, 12 NOVEMBRE 2003 la Consigliere Vanessa Muratori presenta un Progetto di Legge “Norme in materia di procreazione cosciente e responsabile” per la depenalizzazione e regolamentazione dell’aborto.
SAN MARINO, 30 MARZO 2004 il Pdl va in prima lettura in CGG.
SAN MARINO, 4 MAGGIO 2005 il Pdl viene bocciato in Commissione Sanità.
SAN MARINO, 6 APRILE 2014 il Sig. Lazzaro Rossini presenta un’Istanza d’Arengo per l’introduzione di una normativa che preveda la depenalizzazione dell’interruzione volontaria di gravidanza.
SAN MARINO, 27 AGOSTO 2014 i cittadini presentano un Progetto di Legge di iniziativa popolare “Norme in materia di procreazione cosciente e responsabile” per la regolamentazione dell’interruzione volontaria di gravidanza che rimarrà nel cassetto fino al 2017.
SAN MARINO, 18 SETTEMBRE 2014 il CGG respinge l’Istanza d’Arengo del Sig. Rossini ma presenta un Ordine del Giorno nel quale di impegna a valutare, entro tre mesi, le necessarie modifiche al Codice Penale. Nulla viene fatto.
SAN MARINO, 3 APRILE 2016 vengono presentate dalla Sig.ra Vanessa Muratori cinque Istanze d’Arengo per la depenalizzazione del reato d’aborto nei casi di: donne vittime di violenza sessuale, gravi rischi per la salute della donna, minorenni, rischi di patologie gravi o malformazioni del feto, donne che versano in condizioni di emarginazione e disagio sociale.
SAN MARINO, 20 SETTEMBRE 2016 in CGG vengono approvate tre istanze su cinque della Sig.ra Muratori: quelle che prevedono la depenalizzazione del reato d’aborto in caso di gravi rischi per la salute della donna, donne vittime di violenza sessuale e gravi malformazioni del feto. Nulla viene fatto. Contemporaneamente, con un Ordine del Giorno, il Consigliere PDCS Manuel Ciavatta impegna il governo ad “aggiornare la normativa per tutelare la vita dal suo inizio”.
SAN MARINO, 31 GENNAIO 2017 alla prima seduta consigliare del nuovo governo “adesso.sm” il Progetto di Legge di iniziativa popolare del 2014 viene portato in prima lettura. Il dibattito chiarisce che i numeri politici per far passare il Pdl ci sono. Il Pdl non arriverà mai in Commissione.
SAN MARINO, 29 SETTEMBRE 2017 la Commissione per le Pari Opportunità organizza una serata pubblica con tutte le forze politiche per parlare di diritti riproduttivi e depenalizzazione del reato d’aborto. Quasi tutte le forze politiche sono concordi nel cambiare la normativa. Nulla viene fatto.
SAN MARINO, 6 MARZO 2019 un gruppo di cittadini presenta il Progetto di Legge di iniziativa popolare “Sostegno alla genitorialità e ai figli nascituri” in cui si rifiuta qualsiasi ipotesi di interruzione volontaria di gravidanza. In caso di gravidanza che costituisca un pericolo immediato per la vita della donna, il Pdl prevede che siano tre medici con diversa specializzazione a decidere se salvarle la vita con un aborto terapeutico.
SAN MARINO, 22 MARZO 2019 un gruppo di cittadini con una raccolta di 469 firme in tre giorni presenta un Progetto di Legge di iniziativa popolare “Norme in materia di procreazione cosciente e responsabile e di interruzione volontaria di gravidanza”. I due progetti di legge sono in aperto contrasto ma riaprono il dibattito sull’aborto.
SAN MARINO, 7 GIUGNO E 23 LUGLIO 2019 entrambi i Progetti di legge di iniziativa popolare vanno in prima lettura, nel pieno rispetto delle tempistiche stabilite dal Nuovo Regolamento Consiliare (Legge Qualificata n. 3/2018). Si rimane in attesa del passaggio nelle Commissioni Consiliari I e IV.
ULTIMO AGGIORNAMENTO nonostante i tempi stabiliti dalla legge siano abbondantemente scaduti (sono passati ben 20 mesi rispetto ai 6 mesi stabiliti dalla legge), i cittadini stanno ancora aspettando il passaggio dei due Progetti di Legge nelle Commissioni Consiliari Permanenti I e IV.
Unione Donne Sammarinesi, con una lettera datata 25 febbraio 2020 ed un’altra di oggi 17 novembre 2020, sollecita le Istituzioni a rispettare i tempi previsti dalla legge e di far sì che i Progetti di Legge proseguano il loro iter legislativo.
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